top of page

La mia storia

Sono la Viandante, errante tra mondi, dimensioni e realtà, grazie a un dono innato che mi accompagna da sempre. Nel corso della mia vita, ho avuto il privilegio di scrutare e studiare dimensioni celate agli occhi umani, d' incontrare popoli provenienti da mondi sconosciuti e di esplorare molteplici realtà. 

 

E così, da queste esperienze, nasce il racconto romanzato di verità immense, celate alle masse, che ho avuto l'onore di raccogliere nel mio cammino. Vi narrerò la storia dell'umanità attraverso il sentire del mio cuore, che si unisce alla mente ispirata dalla coscienza universale. 

 

Cosi sia, e che le parole che seguiranno possano illuminare il cammino di chi le  leggerà"

​

Con Amore e Luce Nadia Grace

BF7FEE28-9982-478C-A07E-50F452D70944.jpeg

Il sopramondo - La Viandante

Avevo il fiato corto, il cuore mi scoppiava nel petto, ancora un piccolo sforzo e ce l’avrei fatta… mi convinsi. Con un'ultima rincorsa, feci un balzo e piombai proprio addosso al capotreno, un uomo alto e magro con le braccia lunghe, la paletta segnaletica, fra le sue mani sembrava quasi un prolungamento del corpo. "Mi scusi, questo treno è diretto a Sopramondo?” Bisbigliai senza fiato. “Certamente,” rispose il capotreno guardando nella direzione di marcia. Non avevo idea fino a pochi istanti prima che sarei salita sul primo treno disponibile per allontanarmi dal paese che da sempre consideravo casa. Maledetto il giorno che ho deciso di conoscere le varianti! Pensai fra me e me, tentando di riprendere il controllo del respiro. Con passo lento e barcollante ancora provata dalla rincorsa, cercai un posto a sedere che fosse un pochino in disparte, ma vicino all’uscita, nel caso il destino mi avesse fatto qualche sgambetto. Ero tormentata all’idea di dover tornare da dove ero venuta, inspirai profondamente e mi guardai in torno. Tutto appariva tranquillo, proprio di fronte a me era seduta una giovane madre con una piccola creatura in fasce, pallida e allo sguardo appariva fragile, si vedeva poverina, che non stava un gran che… La donna guardava fuori dal finestrino tenendo fisso lo sguardo verso l’orizzonte, come se il suo destino dipendesse da quel viaggio. Non ho nemmeno 16 anni e non ho proprio idea di cosa abitino i mondi, e soprattutto non ho mai osato pensare di addentrarmi in un viaggio nel Sopramondo… “Beh, ormai è fatta, non si torna più indietro, non sia mai che mi lascio intimorire dalle stupide leggende che sussurra il vento.” Dissi a fil di voce assorta dai miei pensieri. Proprio in quel istante un uomo seduto accanto a me fece due colpi di tosse che mi riportarono nel presente. Immediatamente la mia attenzione venne attirata dall’anello indossato al dito indice della mano destra del giovane uomo, una stella a 8 punte dorata e cesellata con nel centro incastonata una meravigliosa, quanto misteriosa ossidiana nera. Stanca e ancora un poco agitata cedetti mio malgrado al dondolio del treno e venni rapita dal sonno. Il tempo scorreva al ritmo del  mio respiro, ma ad un certo punto ancora con il cuore addormentato, sentii chiaramente una voce chiamarmi da lontano, inizialmente totalmente intorpidita dal sonno, scelsi di ignorarla, fino a quando sentii una mano picchiettare le mie ginocchia, solo allora decisi di aprire un occhio per vedere cosa stava accadendo. Mi hanno detto che il viaggio è molto lungo, per cui non c’è motivo per interrompere il sonno, tanto più che stavo facendo un sogno meraviglioso… Sollevando la palpebra dell’occhio sinistro, vidi il volto di una donna che mi stava parlando, ma purtroppo a causa di un forte sibilo, non riuscii a percepire nessuna delle sue parole che vennero affidate così al vento. “Insomma, piccola cosa devo fare per consegnarti l’incarico?!” Disse la donna con la voce alterata. Molte cose dovete ancora sapere di me, e una di queste è che mi chiamo Emilia e l’altra è che non amo parlare, soprattutto con gli estranei, osservai la scena, quasi ad aspettare che si dissolvesse davanti ai miei occhi. Poi sbadigliando mi ricomposi e con sguardo meravigliato chiesi. “Cosa accade, perché mi disturbi il sonno?” “Incredibile, non ti hanno detto nulla?” Rispose la donna, che a quel punto era stizzita dall’innocenza della ragazza. Il suo tono mi irritò e mi mise in allerta, sentivo di dover scappare appena possibile… Ma nello istante in cui lo pensai, la donna, sorridendo disse. “Non credere di scappare, con i tuoi ultimi pensieri hai squarciato il velo dei mondi, per cui ora devi affrontare il tuo risveglio”..

​

Tratto dal romanzo il Sopramondo... di Nadia Grace Nobili Batlle.

​

Ogni contenuto pubblicato in questa pagina è protetto da copyright © [2024] Nadia Grace Nobili Batlle. Tutti i diritti riservati."

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Instagram

Ogni contenuto pubblicato in questo sito non rappresenta né sostituisce il parere del medico.

Si raccomanda pertanto,soprattutto a persone affette da particolari patologie, agli anziani e ai minori di non intraprendere alcuna iniziativa basandosi esclusivamente su quanto pubblicato nei contenuti di questo sito.

 

Gli articoli non rappresentano un consiglio medico, bensì un semplice contenuto a scopo informativo.

Si invita il lettore a consultare un medico prima di prendere ogni eventuale decisione.

​

"Ogni elemeno di questo sito è protetto da copyright © [2024] Nadia Grace Nobili Batlle. Tutti i diritti riservati."

Studio Aurum - via Pessina 18 - 6900 Lugano

bottom of page